EDITORIALE – Il valore della vita

EDITORIALE – Il valore della vita


In questi giorni si parla molto dell’entrata in vigore della legge sul testamento biologico, possibilità che deve essere gestita con saggezza, e della tragica morte di Pamela Mastropietro, diciottenne uccisa e fatta a pezzi. Tali notizie ci portano a riflettere sul valore della vita. Prestiamo attenzione al valore della nostra esistenza? Nella Bibbia leggiamo:

“Poiché prima ancora che la parola sia sulla mia bocca, ecco, tu, o Eterno, la conosci appieno. Tu mi cingi di dietro e davanti e metti la tua mano su di me. La tua conoscenza è troppo sublime per me, talmente alta che non posso raggiungerla”.
(Salmo 139: 4-6)

La vita umana ha un valore e un significato perché siamo creature e figli di Dio. A volte lo dimentichiamo, ma dovremmo vivere il nostro quotidiano tenendo conto di questa straordinaria verità. Siamo parte di un progetto d’amore straordinario.

Riflessione a cura del pastore avventista Daniele Benini, direttore nazionale del network Radio Voce della Speranza.

EDITORIALE – Cercasi autentica famiglia

EDITORIALE – Cercasi autentica famiglia


In California è stata recentemente scoperta una casa dell’orrore, in cui 13 fratelli sono stati tenuti segregati per anni dai propri genitori. I poliziotti hanno trovato i figli di questa coppia incatenati ai letti, malnutriti e disidratati. A dare l’allarme una delle figlie, di 17 anni, che è riuscita a scappare.

In questi giorni si parla molto di politica, visto l’avvicinarsi delle elezioni, ma non c’è governo che tenga se alla base di ogni progetto politico o religioso non vi è la famiglia come luogo principale.

Nella Bibbia leggiamo:
“Or sappi questo: che negli ultimi giorni verranno tempi difficili, perché gli uomini saranno egoisti, avidi di denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, scellerati, senza affezione, implacabili, calunniatori, intemperanti, crudeli, senza amore per il bene, traditori, temerari, orgogliosi, amanti dei piaceri invece che amanti di Dio, aventi l’apparenza della pietà, ma avendone rinnegato la potenza”.
(2 Timoteo 3:1-5)

Questo testo ci insegna che non basta avere l’apparenza della pietà, ma occorre mettere in atto ciò che Dio ci ha insegnato attraverso la sua Parola.

Riflessione a cura del pastore avventista Daniele Benini, direttore nazionale del network Radio Voce della Speranza.

Situazione delle carceri

Situazione delle carceri

M19-Editoriale_carceriGiuseppe Marrazzo – Dal 1983, visito detenuti nelle case circondariali d’Italia. La detenzione in sé dovrebbe redimere colui che, irrispettoso della legge, si è macchiato di delitti contro il patrimonio o peggio contro le persone. La struttura carceraria, con il suo regolamento interno, è funzionale al ripristino del senso della legalità in queste persone, a condizione che essa stessa non sia passibile di pena.

Nel 2013, la Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Italia a pagare una multa che va da 60 a 100 milioni di euro se entro un anno non si adegua alle normative europee in ambito carcerario. Essere costretti a vivere in uno spazio di 3 metri quadri costituisce motivo di trattamento disumano. La capienza delle nostre carceri, secondo l’associazione Antigone, sarebbe di 49.091 unità, mentre le presenze sono 59.683.

Domani scade l’ultimatum e il 3 giugno i ministri del Consiglio d’Europa prenderanno in esame l’esecuzione delle sentenze della Corte. C’è il rischio di ricevere ulteriori ammende. È vero che se si fa grazia all’empio, questi non impara la giustizia, ma un saggio proverbio dice anche: «Chi ricerca la giustizia e la bontà, troverà vita, giustizia e gloria» (Prv 21:21). Se lo Stato vuole insegnare ai detenuti il rispetto delle leggi, deve a sua volta rispettarle.

Votare per l’Europa

Votare per l’Europa

M18-Editoriale_elezioni-europeeGiuseppe Marrazzo – Le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo sono una buona opportunità per i cittadini dell’Unione di far sentire la propria voce, al di là del vocìare vuoto e insulso degli estremisti e dei separatisti.

La maggior parte di noi non ha vissuto una guerra e coltiviamo la beata certezza che la pace sia un fatto dato per scontato. È proprio così? Come credenti in Gesù Cristo sappiamo che la pace, la tolleranza, la libertà religiosa vanno difese quando sono garantite, perché quando non lo sono più, è troppo tardi.

Ci sono dei candidati disposti a non prendere in considerazione solo gli aspetti economici e finanziari, anche se importanti? Ci sono uomini e donne disposti a salvaguardare i diritti imprescindibili dell’umanità? Pronti a lottare per la pace, la riconciliazione, la giustizia sociale e la cooperazione?

Benché l’Unione europea, per il momento, sia fondata solo sulla moneta unica e non un progetto politico, pure da questa Europa abbiamo ricevuto tanti benefici, secondo il magistrato Vladimiro Zagrebelsky (fratello di Gustavo), giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo dal 2001 al 2010, che ha pubblicato un editoriale su La Stampa del 20.5.2014 dal titolo «Così l’Europa ha migliorato la nostra vita» (per leggerlo cliccare qui).

Vittoria e sconfitta

Vittoria e sconfitta

M17-Editoriale_vittoria e sconfittaGiuseppe Marrazzo – Ci sono delle vittorie tattiche che alla lunga si rivelano delle sconfitte sul piano strategico. È probabile che Putin riuscirà a ottenere una vittoria tattica nelle due regioni dell’Ucraina orientale (Luhansk e Donetsk), ma si assicurerà anche una vittoria strategica? Lo dubitiamo. Quanti elettori, convinti di trovare un nuovo assetto sociale per il paese, hanno espresso delle preferenze di cui poi si sono pentiti, perché la «vittoria», pur democratica, si è rivelata peggiore del governo da cambiare. In molti racconti della Bibbia possiamo scorgere che spesso nella sconfitta si insinua il germe della vittoria, e nella vittoria quello della sconfitta. Alla Chiesa, però, non dovrebbe accadere! Il Dio della Bibbia è capace di scrivere dritto sulle nostre righe storte, potente da trasformare l’errore in opportunità, «secondo il suo disegno» (Rm 8:28).

IACB: SELEZIONE RESPONSABILE DELL’ ACCOGLIENZA

IACB: SELEZIONE RESPONSABILE DELL’ ACCOGLIENZA

IACB

Selezione di n. 1 responsabile di struttura per la gestione delle case per ferie da inserire nell’organico dell’Istituto Avventista di Cultura Biblica. La sede di lavoro è in Firenze. Inquadramento con CCNL Anaste a tempo determinato rinnovabile, con eventuale trasformazione a tempo indeterminato.

Costituiscono titoli obbligatori: appartenenza attiva alla Chiesa cristiana avventista del 7° giorno, diploma di scuola media superiore, collaborazione con organizzazioni di volontariato, religiose e/o non profit.

Titoli preferenziali: diploma tecnico commerciale, diploma alberghiero con indirizzo accoglienza turistica, competenze amministrative e contabili, conoscenza sostanziale della struttura organizzativa e amministrativa della chiesa avventista, esperienza lavorativa di almeno 10 anni, esperienza nella gestione di gruppi, capacità di lavoro in team, competenze informatiche, frequenza di un qualunqe percorso di formazione presso lo IACB.

I candidati che, in base ai curricula inviati, saranno giudicati idonei dalla commissione per la selezione saranno sottoposti ad una prova scritta a domande aperte e ad una esercitazione di gruppo nella sede e nella giornata che saranno indicate successivamente.

Prima dell’eventuale assunzione verrà richiesta la documentazione comprovante quanto dichiarato nella domanda e nel curriculum.

La domanda di partecipazione con gli allegati dovrà essere inviata a:

Istituto Avventista di Cultura Biblica
Ufficio del Personale: selezione accoglienza
Via del Pergolino 12
50139 Firenze FI

e anticipata via email, con oggetto “Selezione responsabile accoglienza”,  al seguente indirizzo: info@villaaurora.it

Scadenza per l’invio della domanda di partecipazione: 26 maggio 2014.

La domanda di partecipazione può essere scaricata dal sito:
http://www.villaaurora.it/newsletters/00034/Domanda_partecipazione_responsabile_struttura.pdf

 

 

 

IACB: SELEZIONE RESPONSABILE DELL’ ACCOGLIENZA

IACB: SELEZIONE MANUTENTORE

IACB

Selezione di n. 1 tecnico manutentore da inserire nell’organico dell’Istituto Avventista di Cultura Biblica. La sede di lavoro è in Firenze. Inquadramento con CCNL Anaste a tempo determinato rinnovabile, con eventuale trasformazione a tempo indeterminato.

Costituiscono titoli obbligatori: appartenenza attiva alla Chiesa cristiana avventista del 7° giorno, diploma tecnico quinquennale, esperienza lavorativa nel settore impianti civili/industriali di almeno 5 anni (termico, idraulico, elettrico) nel ruolo di installatore o manutentore.

Titoli preferenziali: formazione sicurezza per lavoratore a rischio alto, abilitazione installatore impianti, laurea tecnica, frequenza di un qualunque percorso di formazione presso lo IACB.

I candidati che, in base ai curricula inviati, saranno giudicati idonei dalla commissione per la selezione saranno sottoposti ad una prova scritta a domande aperte e ad una esercitazione nella sede e nella giornata che saranno indicate successivamente.

Prima dell’eventuale assunzione verrà richiesta la documentazione comprovante quanto dichiarato nella domanda e nel curriculum.

La domanda di partecipazione con gli allegati dovrà essere inviata a:

Istituto Avventista di Cultura Biblica
Ufficio del Personale: selezione manutentore
Via del Pergolino 12
50139 Firenze FI

e anticipata via email, con oggetto “Selezione manutentore”, al seguente indirizzo: info@villaaurora.it

Scadenza della selezione: 26 maggio 2014.

La domanda di partecipazione può essere scaricata dal sito: http://www.villaaurora.it/newsletters/00034/Domanda_partecipazione_manutentore.pdf

 

 

Santi senza aureola

Santi senza aureola

M16-Editoriale_santi senza aureolaGiuseppe Marrazzo – L’effetto mediatico suscitato dalla canonizzazione dei due papi, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, ha raggiunto l’apoteosi con una magnificente coreografia e spettacolarità, studiata nei minimi dettagli e gesti.

Come avventisti e come protestanti, benché proviamo amore e rispetto per i nostri fratelli cattolici, ribadiamo che la «venerazione dei santi» (doulia) è estranea alla Parola di Dio e che il culto dei santi si giustifica solo se si accetta la sopravvivenza dei defunti. Se, come afferma l’Ecclesiaste, i morti non sanno nulla e non possono influire, dirigere gli eventi che accadono tra i viventi o fare miracoli, meglio sarebbe lasciarli riposare fino al giorno in cui dovranno comparire dinanzi al giusto Giudice per ottenere il premio o la condanna, in base a come hanno agito da vivi. Mentre, coloro che sono in vita possono ancora ascoltare l’appello del Signore, cambiare vita e accettare la sua volontà e così diventare tutti «santi» da vivi, ma senza aureola.

Stare bene con se stessi

Stare bene con se stessi

Pesaro, processo Lucia Annibali la donna sfregiata con l'acidoGiuseppe Marrazzo – Voce serena, sguardo limpido, senza tentennamenti, Lucia Annibali, la donna sfregiata con l’acido, afferma che la triste vicenda dell’ex fidanzato, Luca Varani, il mandante della tremenda aggressione, non le ha tolto la gioia di vivere.

Vedo scorrere le immagini e noto le cicatrici in faccia, ma la sua bellezza resta intatta. Lucia ha raccontato la sua storia in un libro scritto da lei e dalla giornalista Giusi Fasano dal titolo Io ci sono. La mia storia di non amore, pubblicato da Rizzoli e presentato a Milano, sabato 26 aprile. Racconta il calvario delle operazioni di una donna deturpata nel corpo e nell’animo, ma più di tutto racconta con forza il coraggio di reagire. Rispondendo alle domande di Barbara Stefanelli, vicedirettore del Corriere della Sera, ha detto: «Oggi ho capito che la vera bellezza è stare in pace con se stessi».

L’8 marzo il presidente Napolitano le ha conferito il titolo di Cavaliere della Repubblica con questa motivazione: «Per il coraggio, la determinazione, la dignità con cui ha reagito alle gravi conseguenze fisiche dell’ignobile aggressione subita». Lucia Annibali, 35 anni, da vittima dello stalking diventa simbolo della lotta agli «amori malati».

Una pietra all’entrata del sepolcro

Una pietra all’entrata del sepolcro

lM13-Editoriale_una pietra all'entrata del sepolcroGiuseppe Marrazzo – I suoi nemici tirano un sospiro di sollievo. Hanno temuto il peggio con questa storia dell’amicizia fra gli uomini e con Dio… Ora possono cantare vittoria, l’Amicizia è morta, sepolta, sigillata dietro quel masso. Festeggiano segretamente per quel tanto che consente loro la tradizione rabbinica riguardo al sabato.

Le ore di quel «giorno del Signore» costituiscono una tregua tra l’odio e l’amore. Sono convinti di aver chiuso definitivamente la brutta avventura di quello strano «contestatore». Credono di aver tolto di mezzo l’Amicizia, ma l’amicizia, quella vera, non muore. Muoiono i surrogati dell’amicizia. Se ne sta tranquilla dietro la pietra dando l’illusione della vittoria, tra l’altro di brevissima durata. La vittoria appartiene al «rivoluzionario». Egli ha inaugurato una nuova «superstrada» all’insegna della libertà, della felicità e della vita.

Rivoluzione digitale e fiducia

Rivoluzione digitale e fiducia

M11-Editoriale_fiducia-AVincenzo Annunziata – Grazie (o per colpa) della rivoluzione digitale  sta cambiando quasi tutto. La trasformazione avviene non solo a motivo della grande crisi economico-finanziaria, ma anche a causa delle difficoltà nel sistema comunicativo e motivazionale alla base degli orientamenti di scambio e di rappresentazione sociale. I nuovi media e lo tsunami digitale favoriscono sempre più le relazioni e i contatti «digitali» (cfr. Facebook, Twitter) e non più quelli che eravamo abituati a usare nel passato.

Questo nuovo scenario porta anche ad avere mancanza di fiducia nelle istituzioni e perfino nella chiesa. Da ultime statistiche Eurisko (marzo 2014) è diminuita la fiducia nelle forze dell’ordine (65%), chiesa cattolica (54%), magistratura (45%), sindacati (27%) e partiti politici (11%).

«I miei pensieri non sono i vostri pensieri», dice il Signore (Is 55:8). Dio e noi non abbiamo lo stesso modo di agire, di pensare. Possiamo distinguere due modi: umano, che ci vede come protagonisti, con tutta la nostra impazienza, con l’impeto che a volte spinge ad agire non sempre per il meglio; divino, un piano che ci aiuta a comprendere come Dio ha cura di noi.

Dio farà grandi cose per coloro che confidano in lui. Abbiamo noi fiducia nella nostra chiesa o alimentiamo anche noi queste statistiche?

Disonesti geniali

Disonesti geniali

M10-Editoriale_disonesti genialiGiuseppe Marrazzo – Uno studio psicologico ha illustrato quanto la disonestà sia ingegnosa e creativa. L’immagine del genio del male è pervasiva; è presente in fumetti, film e letteratura. Francesca Gino, docente alla Harvard Business School, ha detto: «Il comportamento disonesto e quello creativo hanno qualcosa in comune: coinvolgono entrambi la rottura delle regole».

Eppure la menzogna, la frode e i comportamenti immorali sono le grandi sfide del nostro tempo. Ma anziché specializzarsi e diventare individui «moralmente flessibili», dovremmo riscoprire il valore dell’etica e utilizzare la creatività per trovare soluzioni innovative che non siano dannose per nessuno. Possiamo godere la vita con fantasia e genialità senza per questo diventare abili ingannatori.

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