Si chiude la 60° Sessione della Conferenza Generale

Si chiude la 60° Sessione della Conferenza Generale

foto  © Joseph Kissinger
foto © Joseph Kissinger

G. Cupertino/Maol – È una tradizione ormai consolidata quella di far coincidere la conclusione dell’Assemblea mondiale della Chiesa Avventista con un sabato. E quello dell’11 luglio scorso non ha fatto eccezione. I 2.566 delegati, che per 10 giorni si sono confrontati con le tematiche amministrative e teologiche della chiesa, dal venerdì sera sono stati raggiunti dai membri provenienti da tutte le chiese presenti nello Stato americano del Texas e da molti altri paesi del mondo.

Il sabato mattina sono stati contati oltre 65.000 presenze nell’Alamodome di San Antonio. Un folla colorata e festante che è stata ospitata con un’organizzazione impeccabile, per quello che è stato l’evento con il maggior numero di partecipanti della storia della città.

Il pastore Ted N. C. Wilson, presidente rieletto della chiesa, si è rivolto ai fratelli e alle sorelle con una predicazione fondata sul testo di Giosuè 1:1-7. «Attraversa il Giordano… Non tornare indietro».  (N.d.R. Stiamo traducendo il sermone che verrà pubblicate per intero)

«Viviamo in un mondo difficile, e vogliamo tornare a casa. Si realizzano le profezie sotto i nostri occhi. Il Signore sta per tornare».

Il presidente Wilson ha anche invitato allo studio della Bibbia e dei libri di Ellen G. White. «Che libro prezioso. Nella Sacra Parola di Dio troviamo la sua legge, le sue profezie, le sue indicazioni per la vita, il suo Vangelo, le sue lettere d’amore per noi. Potete fare affidamento sulla Parola di Dio».

Poi ha fatto una proposta: «Durante questo quinquennio, partecipate insieme, tutti i membri della chiesa nel mondo, alla lettura quotidiana di un capitolo della Bibbia e di due pagine dei libri della serie “Il conflitto dei secoli” di Ellen G. White».

Inoltre ha focalizzato l’attenzione della chiesa anche sulla sua missione, ricordando le aree del mondo non ancora raggiunte dal messaggio del Vangelo.

Prima della predicazione il presidente Wilson ha voluto dedicare un momento per salutare i suoi predecessori, in particolare il pastore Jan Paulsen, il pastore R. Folkenberg e il pastore Clyde O. Franz, presidente della Conferenza Generale dal 1970 al 1980, che a 102 anni si è collegato via Skype per dare e ricevere i saluti.
Il pomeriggio è stato dedicato alla presentazione di numerosi progetti ed esperienze evangelistiche nel mondo.

Il grande appuntamento serale è iniziato con l’intervento del sindaco di San Antonio, la signora Ivy R. Taylor, che è intervenuta per salutare i partecipanti: «La vostra presenza è stata particolarmente positiva per la città, in particolare il progetto sanitario della scorsa primavera sarà ricordato per anni dai miei concittadini. Vi ringrazio e il Signore vi benedica». Il presidente Wilson le ha regalato una copia del libro di Ellen G. White La via migliore.

L’incontro era stato concepito come un momento dedicato alla storia degli avventisti, in quanto persone che si sono dedicate al suo servizio e in quanto missione.

Le persone sono quelle che gli amministratori esecutivi della chiesa, attualmente in carica, hanno voluto salutare perché andavano in pensione. Oltre 38 pastori, amministratori della chiesa e missionari sono stati presentati al pubblico ed hanno ricevuto l’omaggio per una carriera in alcuni casi particolarmente lunga: ben 49 anni di servizio.

La missione invece era rappresentata dalla tradizionale parata delle nazioni, a cui è stato cambiato il nome e data una nuova impostazione. «Mission on the move» (la missione in marcia) è stata concepita come la presentazione dell’avanzamento della missione avventista nel mondo, ripercorrendo le tappe con cui, negli anni, la chiesa si è insediata nei 227 paesi riconosciuti dalle Nazioni Unite. Partendo dal 1874, anno in cui John N. Andrews, il primo missionario avventista che lasciò gli Stati Uniti, giunse in Svizzera; e arrivando al 1996, in cui la chiesa è stata organizzata nelle Maldive, i rappresentati delle chiese nazionali sono sfilati con le bandiere delle nazioni di provenienza tra le acclamazioni del pubblico plaudente, dopo una breve presentazione del contesto storico relativo al periodo in cui il messaggio le ha raggiunte.

A fine serata, il deflusso della folla è stato come in tutte le altre occasioni ottimamente indirizzato e guidato da una schiera di poliziotti particolarmente attenta e paziente. In questi dieci giorni hanno assicurato la tutela di oltre 100.000 visitatori senza incidente significativo e anche questa è stata una testimonianza. Dopo la preghiera finale, il presidente Wilson ha congedato i presenti con: «Arrivederci nel 2020 a Indianapolis».

Dichiarazione di chiarimento sul ruolo delle donne nel ministero pastorale

Dichiarazione di chiarimento sul ruolo delle donne nel ministero pastorale

Foto © Josafat Zemleduch
Foto © Josafat Zemleduch

Articolo redatto dal dipartimento delle Comunicazioni della Divisione Nordamericana
Nota editoriale: Dopo ulteriori riflessioni e dopo aver letto la trascrizione della dichiarazione di chiarimento espressa dal fratello Ted Wilson, venerdì pomeriggio, sul voto relativo alla consacrazione delle donne, il fratello Daniel Jackson ha modificato la dichiarazione originale rilasciata questo pomeriggio.

Il presidente della Conferenza Generale, Ted Wilson, ha chiesto che ogni presidente delle 13 Divisioni del mondo chiarisca il significato del voto preso mercoledì 8 luglio 2015.

Il presidente della Divisione Nordamericana (Nad), Daniel Jackson, desidera rilasciare la seguente dichiarazione:
Innanzitutto, desideriamo comunicare che rispetteremo il voto della chiesa mondiale.

In secondo luogo, ricordiamo che il voto preso proibisce alle 13 Divisioni mondiali della chiesa di prendere decisioni indipendenti in merito alla considerazione e alla possibile attuazione della consacrazione delle donne al ministero pastorale.

In terzo luogo, è importante indentificare quello che la mozione non ha fatto:
– non vieta alle donne di servire in qualità di pastori autorizzati*;
– non vieta alle donne di servire in qualità di anziani consacrati nelle chiese locali;
– non vieta la consacrazione delle diaconesse.

Dal momento che la mozione non vieta queste attività, continuiamo dunque a incoraggiare coloro che finora hanno servito la chiesa in queste modalità, a continuare a farlo.

È di vitale importanza comprendere che la Nad continuerà a seguire le direttive presenti nel Working Policy (Documento sulla politica di lavoro) della Conferenza Generale, che permette alle Federazioni e alle Unioni di abilitare le donne a svolgere il ruolo di pastori autorizzati* nel ministero pastorale.
Continueremo inoltre a incoraggiare il ricorso alla consacrazione delle donne come anziani locali e diaconesse.

Di seguito riportiamo una serie di norme estratte dal Working Policy a scopo informativo.

La norma del Manuale di chiesa BA 60 05 sulle Relazioni umane, afferma quanto segue:
«La chiesa mondiale rifiuta qualunque sistema o filosofia che discrimini chiunque, sulla base della razza, del colore della pelle o del sesso. La chiesa basa la sua posizione sui principi chiaramente enunciati nella Bibbia, gli scritti di Ellen G White e le dichiarazioni ufficiali della Conferenza Generale».

La norma del Manuale di chiesa BA 60 10 afferma quanto segue:
«La chiesa mondiale applica imparzialità nella gestione dei rapporti e delle politiche di lavoro e sostiene che sia gli uomini sia le donne, a prescindere da razza e colore, debbano godere appieno delle pari opportunità all’interno della chiesa, per sviluppare le conoscenze e le abilità richieste all’edificazione della chiesa. Posizioni di servizio e responsabilità (eccetto quelle che richiedono la consacrazione al ministero pastorale**) a ogni livello delle attività della chiesa debbono essere accessibili a tutti, in base alle qualifiche personali».

Il voto del Consiglio annuale della Conferenza Generale del 1989 consente a:
«Coloro che sono stati, a prescindere dal sesso, riconosciuti come pastori accreditati o ministri di culto autorizzati possono svolgere le essenziali funzioni pastorali di un pastore consacrato al ministero pastorale nelle chiese alle quali sono stati assegnati, previa autorizzazione della disposizione da parte della Divisione, se sussistono le seguenti condizioni:
1) la persona in questione ha completato una formazione pastorale approvata.
2) la persona in questione è stata invitata da una Federazione a ricoprire un ruolo pastorale/evangelistico a tempo pieno.
3) la persona in questione è stata eletta e consacrata come anziano della chiesa locale».

La norma del lavoro della Divisione Nordamericana L 33 10 afferma quanto segue:
«Un ministro di culto autorizzato in una posizione di leadership ha l’incarico dalla Federazione, Unione o Divisione di svolgere sostanzialmente tutte le funzioni di un pastore consacrato all’interno dell’organizzazione per la quale lavora. Le seguenti funzioni elencate nel Manuale di chiesa sono escluse dal suo incarico: organizzazione di una chiesa, unificazione di due o più chiese e consacrazione di anziani e diaconi a livello locale».

È importante tenere a mente che Dio chiama tutti i suoi figli a servirlo nell’opera. Egli invita sia gli uomini sia le donne a servire la sua chiesa e la Nad continuerà a sostenere l’assegnazione di questi incarichi indipendentemente dal sesso. La Nad continuerà anche a fare tutto ciò che è in suo potere per riconoscere la chiamata di coloro che si sentono ispirati dallo Spirito Santo a intraprendere il ministero pastorale.


*
Pastore autorizzato. Questo è il termine che viene usato in Italia per «commissioned minister».
** La clausola di eccezione e qualunque altra dichiarazione summenzionata non possono essere utilizzate per reinterpretare i provvedimenti già presi dalla chiesa mondiale in merito all’autorizzazione a consacrare le donne in qualità di anziani delle chiese locali nelle Divisioni in cui gli specifici comitati esecutivi hanno fornito la propria approvazione.

Un’occhiata dietro le quinte della sessione della CG

Un’occhiata dietro le quinte della sessione della CG

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Kate Filkoski, volontaria al servizio mensa, sorride. Ha venduto 95.000 ticket per la mensa. © Dominik Zeh AR/ANN

Ecco le persone che vi danno da mangiare e che permettono di ascoltare la voce dei delegati

M. Paseggi, AR/ANN/Maol – Dopo il rientro a casa dei delegati di questa Assemble Mondiale, una squadra di persone resterà ancora qui per qualche giorno a impacchettare e rispedire carichi e carichi di strumentazioni alla sede centrale della chiesa mondiale, a Silver Spring, nel Maryland.

Come lo scrupoloso capitano di un transatlantico in partenza, sono stati i primi ad arrivare a San Antonio e saranno gli ultimi a partire.

«Questa è una grossa barca e l’intera squadra la guida per riportarla sana e salva in porto», ha affermato Artour Vasmout, direttore dei Servizi informativi per la Conferenza Generale (CG). «I primi progetti sono stati fatti anni fa e adesso ci avviciniamo sempre più alla nostra destinazione finale».

A partire dall’estate del 2014, la squadra di Vasmout ha realizzato interviste con ogni dipartimento della CG coinvolto nell’organizzazione dell’Assemblea, per stabilire i vari bisogni in termini di attrezzatura da procurare e spedire a San Antonio. Il suo dipartimento ha inviato, fra le varie attrezzature, 85 computer fissi, 50 computer portatili, 45 stampanti e chilometri e chilometri di cavi di rete.

«Abbiamo riempito due camion a rimorchio», ha precisato Vasmout.

Di fronte all’Alamodome, al piano terra e poco prima del palco, si trova quella che Vasmout definisce «la cabina di pilotaggio della nave». Si tratta del luogo nel quale lo sviluppatore di software della CG, Ean Nugent, risponde alle richieste dei delegati di prendere la parola, venendo proiettati sullo schermo, dopo aver scansionato i propri badge presso uno dei punti di contatto presenti in sala.

«Abbiamo adottato il sistema due Assemblee fa», ha spiegato Nugent, «Ma per questa il sistema è stato notevolmente aggiornato».

I membri del team, seduti al suo fianco, si assicurano che i nomi dei delegati appaiano sul grande schermo nello stadio, quando sono in piedi davanti a uno dei sei microfoni situati presso uno dei sei punti di contatto sistemati strategicamente nel piano terra della sala. Essi garantiscono altresì che venga avviato un conto alla rovescia di due minuti appena il delegato comincia a parlare.

A 800 metri a nord-ovest dell’Alamodome, l’affollato centro conferenze Henry B. Gonzalez conferma che nulla è semplice come sembra in un evento di questo tipo. Assistenti degli hotel, personale di sicurezza e responsabili dei servizi di ristorazione vanno e vengono per garantire che tutto si svolga al meglio.

«Questa è la principale area di ristorazione», ha affermato Adrian Hamblin, assistente del direttore dei servizi di ristorazione, nel salutare gli ospiti dopo pranzo, «Ci sono altre tre piccole sale da pranzo nell’Alamodome».

E con «più piccole», intende dire che le tre sale insieme offrono pasti a circa 1.000 persone: lo staff tecnico dell’Alamodome, i membri della Divisione Nordamericana, e il comitato di nomina. Il centro convegni offre pasti a 5.000 delegati, ospiti e relative famiglie, nei giorni della settimana e a 7.000 persone nei weekend.

Hamblin, che attualmente lavora per Hope Channel presso la sede della CG, per un paio di giorni ha lasciato le sue responsabilità di organizzazione del lavoro all’emittente televisiva, per fare in modo che le persone possano scansionare le proprie carte e accedere alle aree di ristorazione nel minor tempo possibile.

«Abbiamo dozzine di volontari che ci aiutano a fare le scansioni» ha spiegato, «E con più punti presenti e 20 file di tavoli da buffet su entrambi i lati della sala, il nostro obiettivo è di servire 4.000 persone in non più di 30 minuti».

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Nancy Lamoreaux, responsabile dei servizi di informazione della CG. © Dominik Zeh AR/ANN

Nancy Lamoreaux, responsabile dei servizi di informazione della CG, che si occupa della logistica, ha definito i volontari gli eroi silenziosi dell’Assemblea.
«Anche se la maggior parte delle persone non li vede, il loro impegno e il lavoro sodo hanno fatto tutta la differenza di questo mondo», ha affermato.

Nonostante l’assistenza dei volontari più giovani a disposizione, la logistica dell’assemblea non sarebbe completa senza l’aiuto delle compagnie locali e nazionali che fanno offerte competitive per dei contratti di fornitura di servizi aggiuntivi nell’Alamodome.

«Abbiamo portato due semirimorchi e mezzo solo di dispositivi di illuminazione», ha affermato David Jackson, tecnico delle luci per il sistema ID Systems, un’azienda di Houston e San Antonio, che fornisce soluzioni per l’illuminazione e l’audio in incontri pubblici di grande portata. «Se consideriamo i nostri sistemi audio, beh, allora parliamo di cinque carichi di attrezzature».

Un’altra società ha fornito la realizzazione del palcoscenico per l’evento, che comprende la disposizione di alzate e piattaforme, come anche di condutture e tendaggi, ringhiere e rampe. Altri invece forniscono i servizi video sullo schermo, l’audio e le soluzioni wireless. «C’è un’intera squadra di tecnici qui», ha detto Jackson.

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Seduta di fronte al palco, un membro del team IT, fa la scansione del badge dei delegati che chiedono la parola. © Dominik Zeh AR/ANN

Etichettare e ri-etichettare è un grosso lavoro all’Alamodome. Gli uffici per le discipline sportive sono diventati subito stanze per le riunioni dei consigli e lo spogliatoio della squadra che gioca normalmente in questo stadio è stato trasformato nella sede principale della «Piattaforma di gestione».

«Ci occupiamo del flusso dei servizi di adorazione», ha spiegato Kenneth Denslow, direttore della piattaforma per l’evento, parlando a nome di una dozzina di persone che lavorano nel suo ufficio arrabattato. «Ciò comprende anche l’entrata e l’uscita dalla piattaforma, il flusso musicale e, in termini più generici, lo svilupparsi del programma senza interruzioni».

Denslow ha aggiunto che la sua squadra lavora in collaborazione col comitato di programmazione, un organo più ampio responsabile di tutto ciò che accade sul palco, al di là delle riunioni. ci tiene a sottolineare che la sua squadra ha percorso molta strada nelle settimane e nei mesi che hanno preceduto l’Assemblea.

«Arrivare a questo punto ci è costato ore e ore spese in riunioni e in pianificazione», ha affermato.

Al quarto piano dell’Alamodome, i volontari traducono l’inglese parlato sul palcoscenico in una dozzina di lingue.
«Sono qui perché il Signore è stato molto buono con me e perché mia moglie ha coperto le spese di volo», afferma Benjamin Giang, interprete, con un sorriso.

Giang, chimico di professione, ha messo da parte la pensione per lavorare come interprete di lingua cinese nei tribunali della California.

Gli interpreti alla sessione non sono pagati per il compito che svolgono, sebbene alcuni di loro ricevano pasti gratuiti o un rimborso parziale dai loro campi locali. Il lavoro può essere oneroso, specialmente quando i delegati parlano velocemente al microfono, che si trova giù, al pian terreno.

Samuel Simorangkir, direttore delle comunicazioni dell’Unione delle Missioni dell’Indonesia occidentale e interprete della lingua Bahasa Indonesia, ha detto che il viaggio per giungere a San Antonio è stato facile.
«Ho speso soldi di tasca mia per venire qui», ha spiegato con un sospiro. La sua chiesa locale ha coperto la metà delle spese di viaggio e di alloggio. «Tuttavia, la considero una benedizione», ha aggiunto.

Lo studio quotidiano della Bibbia si estende per includere Ellen G. White

Lo studio quotidiano della Bibbia si estende per includere Ellen G. White

BelieveProphetsIl progetto Ravvivati dalla Sua Parola si conclude con la sessione della CG e si trasforma in Credere ai Suoi Profeti.

S. Blackmer, AR/ANN/Maol – Credere ai Suoi Profeti, il seguito del famoso progetto Ravvivati dalla Sua Parola, comincerà il 12 luglio, la domenica successiva alla chiusura della sessione della Conferenza Generale.

Questo blog online interattivo per lo studio quotidiano della Bibbia, gestito dall’Associazione pastorale della CG, è stato esteso per includere sette libri della co-fondatrice della Chiesa Avventista Ellen G. White: La via migliore, Le parabole e i cinque volumi della serie del gran conflitto. I realizzatori dell’iniziativa affermano che le letture dello Spirito di Profezia andranno ad arricchire il piano di studio quinquennale.

Credere ai Suoi Profeti porta la lettura quotidiana degli scritti ispirati al livello successivo,” ha affermato Derek Morris, redattore della rivista Ministry e coordinatore del programma. “Dio ha benedetto migliaia di persone tramite il progetto Ravvivati dalla Sua Parola, e crediamo che altre migliaia otterranno una comprensione ancora più approfondita della volontà di Dio per le proprie vite tramite Credere ai Suoi Profeti.”

Il titolo Credere ai Suoi Profeti si basa su 2 Cronache 20:20: “Credete nell’Eterno, il vostro DIO e sarete saldi; credete nei suoi profeti e prospererete” (Nuova Diodati) — un consiglio che le guide della chiesa ritengono ogni membro dovrebbe prendere sul serio. Saranno coinvolti più di 100 leader della chiesa e di membri laici alla stesura delle letture pubblicate sul blog quotidianamente e altre centinaia potranno offrire il proprio contributo interagendo online.

“La Parola di Dio è una lampada ai nostri piedi e una luce sul nostro sentiero, quindi il nostro obiettivo è quello di incoraggiare i membri di chiesa a trascorrere del tempo con Dio in preghiera e a leggere la Bibbia ogni giorno” ha detto Morris. “Credere ai Suoi Profeti sarà una fervente comunità interattiva di fratelli e sorelle in Cristo da tutto il mondo.”

La lettura dei capitoli finali dell’Apocalisse, a conclusione del progetto Ravvivati dalla Sua Parola, sarà completata l’11 luglio, poco prima del lancio di Credere ai Suoi Profeti, il 12 luglio.

Per saperne di più o per iscriverti e partecipare al programma di studio, visita il sito web believehisprophets.org o revivalandreformation.org e clicca su “Believe His Prophets”.

Le donne avventiste trovano un messaggio tutto per loro

Le donne avventiste trovano un messaggio tutto per loro

Photo: Dominik Zeh AR/ANN
Photo: Dominik Zeh AR/ANN

Riunioni spirituali ad hoc per le donne alla sessione della Conferenza Generale.

Wilona Karimabadi, AR/ANN/Maol – Questa settimana, alla sessione della Conferenza Generale (CG), si è tenuto un mini-ritiro per le donne.

Le donne vi hanno partecipato per molte ragioni. Forse si trovavano a San Antonio perché i loro mariti erano delegati, o forse perché desideravano da sempre partecipare a una sessione della CG e questa è stata la loro prima esperienza, o magari erano delle veterane e questa era la loro quarta o quinta sessione della CG.

Le ragioni sono state tanto diverse, quanto le donne presenti. La cosa più importante però è che in molte hanno partecipato alle riunioni organizzate dai Ministeri femminili e dall’Associazione pastorale della Conferenza Generale, per ricevere un messaggio speciale da Dio, per loro.

“Abbiamo offerto alle donne un mini-ritiro, dove potevano raccogliersi in disparete al mattino e godersi un buon sermone pensato appositamente per loro, mentre nel pomeriggio abbiamo organizzato alcuni seminari nei quali abbiamo fornito alle donne nuove informazioni,” ha detto Heather-Dawn Small, direttrice dei Ministeri femminili della Conferenza Generale. Per queste riunioni è stato offerto il servizio di interpretazione in cinque lingue: francese, spagnolo, portoghese, russo e coreano.

“Le conferenze della mattina erano basate sul tema generale della sessione, ‘Sorgi! Risplendi! Gesù ritorna! ’ mentre i seminari pomeridiani si sono concentrati in particolare sullo sviluppo personale e sull’evangelizzazione,” ha aggiunto.

Janet Page, segretario aggiunto dell’Associazione pastorale, nella sua meditazione mattutina mercoledì, ha parlato del bisogno della donne di pregare e di prepararsi per le sfide della vita con speranza, nell’affrontare il matrimonio, la maternità e la carriera. Page ha utilizzato un linguaggio pratico e molto personale, con il quale molte delle donne presenti potessero relazionarsi. “Quando pregate insieme e le cose cominciano a peggiorare, ringraziate Dio per il fatto che è all’opera. Fate il salto della fede, ringraziatelo e credeteci,” ha detto.

Molte delle partecipanti hanno trovato grande incoraggiamento nella sorellanza delle credenti di questo nostro movimento multiculturale. “È stato davvero toccante poter conoscere così tante donne della chiesa provenienti da tutto il mondo e trascorrere del tempo con loro, sentendo profondamente quest’armonia fra le figlie di Dio,” ha affermato Lanieflor Malabad, delle Filippine. “I momenti di preghiera in particolare, nei quali ci si stringeva in un unico abbraccio con donne provenienti da altri paesi, sono stati un’esperienza rigenerante.”

Internazionalità e condivisione delle idee sono state parti integranti della programmazione, in quanto ogni giorno abbiamo previsto rapporti dei Ministeri femminili delle diverse divisioni.

“Ogni divisione ha presentato un rapporto video,” ha detto Small. “Le donne hanno potuto vedere cosa accade in diverse parti del mondo ed è stato per loro fonte di ispirazione venere altre donne fare cose diverse, accrescendo la loro motivazione, il loro entusiasmo e incoraggiandole a dire: ‘Ma è fantastico! Usciamo là fuori e facciamo qualcosa’.”

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Raquel Arrais, Direttore associato Ministeri Femminili. Photo: Dominik Zeh AR/ANN

Le nostre sorelle di chiesa — mogli, madri, nonne, zie, figlie e amiche — sono pilastri nelle loro famiglie e comunità. Polivalenti, premurose ed educatrici, le donne che hanno frequentato questi incontri ne sono uscite ispirate e ricaricate da quanto hanno visto e sentito. “Ti dirò, gli incontri sono stati fantastici,” ha detto Caroline Sutton, originaria dell’Alabama, negli Stati Uniti d’America. “Mi hanno dato il rinnovamento, il ristoro e l’incoraggiamento di cui avevo bisogno. Ho apprezzato molto che si siano messi a fuoco la centralità del Cristo e il sostegno reciproco. Noi donne abbiamo così tante cose in comune e non dobbiamo permettere alle distrazioni di distoglierci da ciò che conta davvero.”

Small auspica che le sue sorelle in Cristo possano ripartire portandosi via qualcosa di grande dalle riunioni frequentate. “Spero portino con sé le informazioni ricevute ai seminari e che rientrando nelle loro chiese, le condividano,” ha detto. “Spero abbiano potuto riaccendere la passione per i ministeri femminili stando a contatto con altre donne da diversi paesi e ascoltando i loro rapporti. E spero si sentano ispirate e che abbiano energia a sufficienza per i prossimi cinque anni, per dirsi: ‘Wow, quando torneremo nelle nostre chiese, faremo in modo che
accada qualcosa.’”

I delegati approvano un aggiornamento storico delle dottrine fondamentali

I delegati approvano un aggiornamento storico delle dottrine fondamentali

Ezekiel Adeleye
Ezekiel Adeleye, Divisione Africa Centro Occidentale [Photo ©2015 Adventist Review / ANN. Photo by Tor Tjeransen]

Le revisioni ammodernano e rafforzano il testo senza alterare le dottrine.

A.McChesney, AR/ANN/ Maol – I delegati alla sessione della Conferenza Generale a San Antonio, Texas, hanno approvato un aggiornamento delle 28 dottrine fondamentali della Chiesa Avventista del Settimo Giorno che, fra le varie, sottolineano l’insegnamento biblico di una settimana creativa recente e letterale.

Le dichiarazioni chiave delle dottrine fondamentali della Chiesa non erano mai state modificate dalla loro prima adozione nel 1980, salvo l’unica eccezione dell’aggiunta di una dottrina fondamentale nel 2005. L’approvazione dei delegati martedì, dopo due giorni di dibattito, ha segnato la fine di una revisione quinquennale e di un processo accurato.

Nessuna dottrina fondamentale è stata cambiata dalle revisioni; molti testi sono stati semplicemente aggiornati e rafforzati, ha assicurato il Presidente della Conferenza Generale Ted N. C. Wilson ai delegati all’inizio delle discussioni.

“Non stiamo modificando le nostre dottrine fondamentali,” ha affermato Wilson. “Stiamo semplicemente cercando di migliorarle, di potenziarle e di renderle più comprensibili.”

Il Comitato di revisione ha modificato 21 delle 28 dottrine e Artur A. Stele, Vicepresidente della Conferenza Generale e presidente del Comitato di revisione delle dottrine fondamentali, ha presentato i cambiamenti proposti ai delegati.

Molti dei cambiamenti proposti sono di carattere secondario, come la sostituzione del pronome relativo inglese “which” con “that” (ndt che non cambia nulla in italiano rispetto al pronome relativo “che”), per riflettere un uso più moderno dello stesso. Parole come “uomo” e “genere umano” sono state sostituite da “persone” e “umanità” per tener conto della dimensione di genere.

La grande maggioranza dei delegati ha appoggiato le revisioni che vanno a chiarire il fatto che il matrimonio è fra un uomo e una donna, nella dottrina numero 23.

I delegati hanno preso in considerazione e approvato le revisioni alla dottrina numero 24 lunedì, votandole una per una. Occorrevano due terzi dei voti per rinviare un punto all’attenzione del Comitato di revisione.

Ma le raccomandazioni relative a quattro dottrine — circa le Sacre Scritture (numero 1), la Creazione (numero 6), il Gran Conflitto (numero 8) e il Ministero del Cristo nel Santuario celeste (numero 24) — sono state rinviate al Comitato di revisione per ulteriori modifiche.

Martedì, il Comitato di revisione ha ripresentato ai delegati gli emendamenti, che prendevano in considerazione i dubbi espressi.

Gran parte delle discussioni tenutesi lunedì e martedì si sono concentrate sulla “Creazione,” in base alle quali il testo è stato revisionato, aggiungendo le parole “recente” – per descrivere quando la Terra è stata creata – e “sei giorni letterali” – per spiegare la durata della settimana creativa.

Fra i delegati che hanno preso la parola per raccomandare di apporre ulteriori modifiche, ci sono stati Jiří Moskala, Preside della Facoltà di teologia della Andrews University; Richard M. Davidson, professore di Interpretazione dell’antico testamento presso la stessa facoltà; e Lawrence T. Geraty, Preside emerito de La Sierra University.

Wilson ha presentato la seconda giornata di dibattito, dicendo che una parola può essere interpretata in molti modi, ma la parola “recente” è stata scelta perché “dobbiamo chiarire che questo processo non è vecchio.”

Wilson ha detto di credere personalmente che la Terra abbia circa 6.000 anni. “Ma non abbiamo utilizzato questa descrizione qui. Abbiamo optato piuttosto per la parola ‘recente’” – ha detto, per riconoscere che gli avventisti non hanno una comprensione univoca dell’età esatta della Terra.

Ángel Manuel Rodríguez, già direttore dell’Istituto di ricerca biblica della chiesa e membro del Comitato di revisione, ha affermato che gli avventisti ritengono che l’età della Terra sia compresa fra i 6.000 e i 12.000 anni, ma che sono uniti nel credere che “la creazione non è avvenuta troppo tempo fa.”

Per Rodríguez “recente” è una descrizione accettabile.

“La chiesa non ha mai datato l’atto divino della creazione,” ha poi aggiunto.

Passando poi all’introduzione della frase “sei giorni letterali” nella stessa dottrina fondamentale, Rodríguez ha detto che nessuno suggerisce che la creazione sia avvenuta in giorni di esattamente 24 ore, ma semplicemente che ciò è avvenuto in “giorni letterali.”

“Genesi da 1 a 3 descrive cosa sia realmente accaduto. È una documentazione storica,” ha affermato.

L’aggiunta di “sei giorni letterali” è stata immediatamente appoggiata da James Standish, un delegato della Divisione Sud-Pacifico, che ha detto che il testo revisionato riflette la definizione stessa di “Avventista del Settimo Giorno”.

“Se i primi sei giorni non fossero stati sei giorni letterali, perché ci riposiamo il settimo giorno letterale?” ha aggiunto.

Ma Adrian Platts, un delegato della Divisione Sud-Africa, Oceano-Indiano, ha detto che un giorno letterale non poteva essere scandito dal sorgere e dal tramontare del sole, perché il sole è stato creato solo il quarto giorno della settimana creativa.

Un altro delegato, Marvin Wray della Divisione Nordamericana, ha detto che la parola “recente” era troppo ambigua.

“Chi siamo noi per provare a indovinare l’età della Terra?” ha detto, citando Giobbe 38, in cui Dio chiede a Giobbe: “Dov’eri tu quando io fondavo la Terra?”

Altri delegati si sono espressi fortemente a favore dell’adozione delle revisioni sulla “creazione”. Clifford Goldstein, redattore del manuale della Scuola del Sabato per adulti e delegato della Conferenza Generale, ha detto che il nuovo testo è una risposta appropriata ai tentativi di portare la teoria dell’evoluzionismo nella chiesa. Kathryn Proffitt, un’altra delegata della Conferenza Generale, ha fatto notare che suo figlio ha lasciato la chiesa a causa della confusione riguardo a quanto gli è stato insegnato circa le origini della Terra in una scuola avventista.

I delegati non hanno avuto grossi problemi con le revisioni delle dottrine fondamentali che le rendevano più attente alla dimensione si genere, eccetto durante la presentazione della dottrina n. 1 sulle Sacre Scritture. Il Comitato di revisione ha raccomandato di utilizzare “autori inspirati” al posto di “uomini santi di Dio”. Diversi delegati hanno operato una distinzione fra “autore” e “scrittore,” dicendo che Dio fosse l’Autore di tutta la Bibbia e che gli esseri umani ne sono gli scrittori. Altri delegati hanno espresso preoccupazione circa la sostituzione della parola “uomini” con “autori” dicendo che la cosa potrebbe essere legata alla cultura moderna, dicendo che soltanto gli uomini hanno scritto la Bibbia, quindi non c’era bisogno di utilizzare un linguaggio che tenesse conto della dimensione di genere.

Bill Knott, un membro del Comitato di revisione e redattore dell’Adventist Review, ha rassicurato i delegati sul fatto che il Comitato ha pregato molto per cercare di escludere pressioni di natura culturale o sociale nel considerare la scelta delle parole per la dottrina numero 1.

Non sono stati apportati cambiamenti alla dottrina fondamentale numero 1, la dichiarazione sulla Bibbia.

A dimostrazione della facilità con la quale i delegati hanno accettato le revisioni finali, il dibattito è finito circa 20 minuti prima della pausa pranzo prevista, sebbene fossero destinati a durare l’intera mattinata.

Stele, il presidente del Comitato di revisione, ha altresì annunciato martedì che la Conferenza Generale sta pensando di pubblicare un libro di facile lettura, che presenti le dottrine fondamentali. Questi ha preso la parola dopo gli interventi di vari delegati della Divisione Trans-Europea, esprimendo preoccupazione circa il fatto che gli avventisti neobattezzati e i giovani avventisti affrontano delle difficoltà legate alle dottrine espresse nell’attuale forma. Stele ha chiesto che le dottrine vengano espresse in un linguaggio moderno, con l’obiettivo di raggiungere le nuove generazioni.

Stele ha riconosciuto che il testo attuale delle dottrine fondamentali “potrebbe non essere il miglior strumento evangelistico”. Tuttavia, ha aggiunto: “Intendiamo lavorare su un libro che renderà il linguaggio comprensibile ai più giovani.”

6 nuove leve fra i 13 Presidenti di Divisione

6 nuove leve fra i 13 Presidenti di Divisione

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[Photo © 2015 Adventist Review / ANN. Photo by Tor Tjeransen]

Uno sguardo sui leader delle principali regioni della chiesa avventista nel mondo.

S.Chavez, W. Karimabadi, M.Paseggi, AR/ANN/Maol – I delegati della sessione della Conferenza Generale (CG) hanno eletto lunedì sei nuovi presidenti per le 13 divisioni della Chiesa Avventista del Settimo Giorno sparse nel mondo e ne hanno riconfermati sette attualmente in carica.

Il Presidente della Conferenza Generale Ted N. C. Wilson ha detto che gli officer della chiesa mondiale, la cui sede centrale è a Silver Spring, nel Maryland, lavoreranno a stretto contatto con i presidenti per compiere la missione della chiesa di preparare le genti al ritorno di Gesù.

“Ogni presidente di divisione è [anche] un vicepresidente della Conferenza Generale,” ha ricordato Wilson ai delegati in occasione di un dibattito a seguito dell’elezione dei presidenti di divisione di lunedì.

I sei nuovi presidenti di divisone sono Leonardo R. Asoy (Divisione Pacifico Sud-Asiatica), Mario Brito (Divisione Inter-Europea), Michael Kaminskiy (Divisione Euro-Asia), Ezras Lakra (Divisione Asia del Sud), Glenn Townend (Divisione Sud-Pacifico) ed Elie Weick-Dido (Divisone Africa Centro-Occidentale).

Questi nuovi leader sostituiscono quelli attualmente in carica che andranno in pensione, coloro che non sono stati rieletti e Guillermo E. Biaggi, della Divisione Euro-Asia, che passa a diventare Vicepresidente generale della CG.

Di seguito i nomi dei presidenti delle divisioni in ordine alfabetico:

  • Leonardo R. Asoy, neo-eletto Presidente della Divisione Pacifico Sud-Asiatica, nel suo incarico precedente è stato Presidente dell’Unione delle Filippine meridionali con sede a Cagayan de Oro City. Egli ha servito come pastore di distretto e Direttore del dipartimento Scuola del Sabato della stessa Divisione. Lui e sua moglie hanno due figli adulti.
  • Mario Brito è il neoeletto Presidente della Divisione Inter-Europea (EUD), precedentemente Segretario dell’Associazione pastorale della Divisione Inter-Europea con sede a Berna, in Svizzera.
  • Dan Jackson, 66 anni, è stato rieletto per un secondo mandato in qualità di Presidente della Divisione Nordamericana (NAD). Jackson, originario del Canada, ha lavorato come pastore, insegnante e amministratore in Canada e nella Divisione Asia del Sud.
  • Raafat A. Kamal, 51 anni, è Presidente della Divisione Trans-Europea (TED) dal 2014. Nativo del Libano, Kamal ha cominciato il suo lavoro nella chiesa in qualità di insegnante. Ha lavorato in Inghilterra, Norvegia, Pakistan e Iran.
  • Michael F. Kaminskiy giunge alla guida della Divisione Euro-Asia (ESD) dopo essere stato Segretario e Vicepresidente della stessa divisione.
  • Erton C. Köhler, 47 anni, è stato rieletto Presidente della Divisione Sud-Americana (SAD), carica che occupa dal 2007. Originario del Brasile, Köhler è stato il presidente di divisione più giovane nella storia della chiesa quando fu eletto, dopo essere stato direttore del Dipartimento della Gioventù a livello di conferenza e di divisione. Ha conseguito una laurea in Teologia alla Università Avventista del Brasile.
  • Ezras Lakra è stato eletto Presidente della Divisione Asia del Sud (SUD), dopo aver ricoperto la carica di Presidente dell’Unione India Settentrionale, situata a Nuova Delhi. Lakra e sua moglie hanno due figli e un nipote.
  • Jairyong Lee rimane Presidente della Divisione Asia del nord-Pacifico (NSD). Lee, Presidente della divisione dal 2005, ha cominciato il ministero pastorale nella Korea del Sud. Ha lavorato come professore di Teologia ed è stato direttore del programma 1000 Missionary Movement. È stato eletto presidente dopo aver prestato servizio in qualità di segretario dell’Associazione pastorale, direttore del Dipartimento Economato e coordinatore di Global Mission.
  • Israel Leito, 70 anni, è stato rieletto Presidente della Divisione Inter-Americana (IAD). Leito, Presidente della IAD dal 1994, ha visto crescere i membri di questa divisione da 1 milione a 3,7 milioni. Leito, originario dell’isola di Curaçao, nei Caraibi, detiene il primato del presidente di divisione in carica da più tempo, occupando questa posizione da 21 anni.
  • Paul S. Ratsara è Presidente della Divisione del Sud-Africa e dell’Oceano Indiano (SID) dal 2005. Prima di ricoprire l’incarico ha servito la chiesa in qualità di Segretario della divisione. Ratsara ha perso sua moglie Denise nel 2013, dopo una lotta con il cancro. Ha sposato Joanne nel novembre del 2014 e la loro famiglia allargata conta adesso nove figli.
  • Blasious M. Ruguri è stato eletto Presidente della Divisione Africa Centro-Orientale (ECD) alla sessione della Conferenza Generale nel 2010. Ruguri ha cominciato la sua carriera come pastore di distretto, diventando infine segretario di divisione. Ha studiato Leadership globale alla Andrews University.
  • Glenn Townend è il nuovo Presidente della Divisione Sud-Pacifico (SPD). In precedenza ha servito in qualità di Presidente dell’Unione per la missione nel Trans-Pacifico, e ancora prima come Presidente della Conferenza dell’Australia Occidentale. Townend ha lavorato come pastore, fondatore di chiese e amministratore della conferenza.

Elie Weick-Dido giunge alla Presidenza della Divisione Africa Centro-Occidentale (WAD) dopo aver ricoperto il ruolo di direttore del Dipartimento Scuola del Sabato/Ministeri personali per la stessa divisione. Weick-Dido ha conseguito due dottorati alla Andrews University e ha servito la chiesa in qualità di pastore di una congregazione haitiana nell’America Settentrionale.

Tempesta distrugge scuola avventista

Tempesta distrugge scuola avventista

scuola 1V. Annunziata – Una potente tempesta, giovedì sera, ha distrutto una scuola elementare avventista nello stato della Pennsylvania
Nessuno è rimasto ferito.

La tempesta ha colpito la scuola elementare Blue Mountain Academy nella città di Amburgo.
La televisione locale ha riferito che la tempesta, descritta da alcuni osservatori come un tornado, ha rovesciato gli alberi e tolta l’energia elettrica a più di 2.700 abitazioni e aziende.

scuola 2“Si chiede di ricordarvi della scuola elementare avventista Blue Mountain nelle vostre preghiere,”  ha dichiarato la scuola sulle pagine di Facebook.
“Un tornado ha distrutto la scuola intorno alle 18″, ha dichiarato l’alunno Rachel Wardecke che è riuscito a fuggire, illeso.”

Foto pubblicate sulla pagina di Facebook mostrano le condizioni della scuola (https://www.facebook.com/bluemountainacademy).
Che le nostre preghiere possono contribuire a sostenerli per riorganizzarsi per l’inizio dell’anno scolastico.

Cos’è stato cambiato nelle dottrine fondamentali

Cos’è stato cambiato nelle dottrine fondamentali

fundamental-shafferUno sguardo sulla revisione di alcune dichiarazioni e perché.

Ed Zinke, AR, Maol – La Chiesa Avventista di rado rivede le proprie dottrine fondamentali. Dunque perché proprio adesso?

Ci sono almeno sei ragioni per le quali una denominazione potrebbe considerare di revisionare le proprie dottrine fondamentali. Probabilmente desidera:

A. Trovare un linguaggio e una struttura sintattica più morbidi.
B. Trovare formulazioni più semplici da tradurre in altre lingue.
C. Aggiornare la terminologia quando il significato e l’uso delle parole è cambiato.
D. Chiarire un linguaggio che non afferma chiaramente la posizione della chiesa.
E. Affrontare nuove situazioni emerse che necessitano un chiarimento.
F. Porre un’enfasi maggiore rispetto alle dichiarazioni precedenti.
G. Cambiare o aggiungere nuove dichiarazioni che ampliano o cambiano il significato delle dichiarazioni precedenti.

Non sono stati apportati cambiamenti alle dottrine adottate martedì che rientrano nella categoria ‘G’.

Sebbene non sono stati apportati grossi cambiamenti (categoria ‘F’), ce ne sono stati comunque alcuni. Ad esempio, alla dottrina numero 2, “La Trinità,” è stata aggiunta la frase “Dio, che è amore”. La dottrina numero 11, “Crescere in Cristo,” enfatizza la dimensione sociale della cristianità biblica. Affermare l’amore di Dio e rimarcare il benessere della comunità è stato sempre importante per la nostra chiesa.

Sono stati fatti molti cambiamenti nelle categorie ‘A’ e ‘B’. Ad esempio, nella dottrina numero 17, Doni Spirituali, nella versione inglese è stato cambiato il pronome relativo “which” con “that” (ndt: la modifica non ha nessun influsso sulla scelta del pronome relativo in italiano “che”); alla numero 25, La Seconda Venuta, è stata cambiata una frase, da “La venuta del Cristo è imminente” con “La venuta del Cristo è vicina.” Questo cambiamento non solo ha il vantaggio di utilizzare parole della Bibbia, ma è più facile da leggere e da tradurre.

Ci sono stati molti cambiamenti anche per la categoria ‘C’, cambiamenti nel significato delle parole. La dottrina numero 7, intitolata “La Natura dell’uomo,” adesso si chiama “La Natura dell’Umanità,” utilizzando un linguaggio che tiene conto della dimensione di genere. Alla numero 23, “Matrimonio e Famiglia,” la parola “partner” è stata cambiata con “un uomo e una donna.” Il significato della parola “partner” in riferimento al matrimonio è cambiato in termini sociali, andando a indicare un impegno nell’ambito di matrimoni fra persone dello stesso sesso, tanto quanto fra persone di sesso opposto. Il significato attuale non era prevalente nel 1980, quanto la dichiarazione è stata rivista per l’ultima volta. Questa modifica redazionale segnala che la chiesa intende rimanere fedele al concetto biblico di matrimonio, nonostante i cambiamenti avvenuti nella cultura contemporanea.

Sono stati apportati cambiamenti significativi nella categoria ‘D’. Alla numero 9, “Vita, Morte e Resurrezione del Cristo”, l’aggettivo “corporea” è stato aggiunto in riferimento alla parola “resurrezione.” Abbiamo voluto esplicitare che la resurrezione di Gesù non consiste in un influsso continuo, né in un’esperienza spirituale, ma in una vera e propria resurrezione del Cristo in tutta la Sua persona, compreso il Suo corpo. Sebbene le Scritture enfatizzino questo punto, esso viene rifiutato da diversi teologi, che non riconoscono la storicità del racconto biblico. Ragion per cui era importante aggiungere l’aggettivo “corporea”, per rispondere a una questione in sospeso, sollevata da alcune preoccupazioni già 35 anni or sono.

La numero 18, “Il Dono di Profezia”: taluni avevano l’impressione che dichiarazioni precedenti della chiesa dessero alla co-fondatrice della Chiesa Avventista, Ellen G. White, un’autorità pari a quella della Bibbia. Sono stati apportati dei cambiamenti per rimuovere questa potenziale ambiguità. La White stessa insiste sul fatto che la sua autorità è soggetta alle Scritture. La nuova formulazione di questa dichiarazione non sminuisce in alcun modo la comprensione ecclesiale dell’autorità della Bibbia, né l’autorità profetica di Ellen G. White.

La numero 8, “Il Gran Conflitto”: la dichiarazione precedente conteneva una frase sulla natura “mondiale” del diluvio biblico. L’intento di questa dichiarazione era di rappresentare l’insegnamento biblico secondo il quale il diluvio ricoprì l’intero pianeta. Non era stato previsto che “mondiale” sarebbe stato re-interpretato da coloro che non accettano la storicità di Genesi 1-11 per intendere “il mondo allora conosciuto”, descrivendo una considerevole alluvione regionale. Per questo motivo, questa sessione della CG ha modificato la parola in “globale.”

La numero 6, “Creazione” è stata la ragione principale per cui questa sessione della CG ha rivisto la Dichiarazione delle dottrine fondamentali.

La dichiarazione esistente è stata re-interpretata da alcuni per indicare quasi qualunque cosa si voglia circa le origini, compreso l’evoluzionismo teista. Ecco perché il Consiglio annuale del 2004 aveva rilasciato una dichiarazione per chiarire che la vita sul pianeta Terra è cominciata esattamente nel modo in cui Genesi 1 e 2 lo descrivono. Coloro che scelgono di reinterpretare la dottrina fondamentale numero 6 sostenevano che la dichiarazione del Consiglio annuale del 2004 non fosse autorevole, dal momento che non era stata votata a una sessione della CG. Ragion per cui, la dichiarazione del 2004 era stata confermata dalla sessione della CG nel 2010, con la richiesta che la sostanza dell’atto fosse affrontata nella Dichiarazione delle dottrine fondamentali. La dichiarazione riveduta e corretta, approvata da questa sessione, specifica che Dio ha creato la vita in sei giorni effettivi che, con l’aggiunta del Sabato, formano una settimana così come la conosciamo oggi.

PALCO

Nuova Squadra EUD e Video di Presentazione Divisione

Nuova Squadra EUD e Video di Presentazione Divisione

Ecco la nuova squadra EUD
 
Mario Brito, Presidente
Barna Magyarosi, Segretario
Norbert Zens, Tesorerie
ADRA – Jorg Fher (fino alla fine dell’anno, poi va in pensione).
Tesoriere Associato: Reto Mayer
Tesoriere Associato: Marcus Czettl
Ministeri in Favore dei Bambini – Elsa Cozzi
Comunicazioni – Corrado Cozzi
Salute – Valerie Dufour
Affari Pubblici e Lib. Religiosa  – Liviu Olteanu
Scuola del Sabato e Ministeri Personali – Paolo Benini
Global Mission – Paolo Benini
Trust Service – Norbert Zens
Ministeri Femminili – Denise Horchtrasser
Gioventù – Stephan Sigg
Educazione e Cappellania – demandato al Comitato Esecutivo di fine anno
Pubblicazioni – demandato al Comitato Esecutivo di fine anno
Associazione Pastorale – demandato al Comitato Esecutivo di fine anno
Moglie di Pastori – demandato al Comitato Esecutivo di fine anno
Famiglia – demandato al Comitato Esecutivo di fine anno
Spirito di Profezia – demandato al Comitato Esecutivo di fine anno
Gestione Cristiana della Vita – demandato al Comitato Esecutivo di fine anno
© EUD
© EUD

Video di presentazione della nostra Divisione
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La votazione sulla consacrazione delle donne: le conseguenze del voto

La votazione sulla consacrazione delle donne: le conseguenze del voto

© Tor Tjeransen
© Tor Tjeransen

G. Cupertino/Maol – “E adesso?” È la domanda che rivolgo a Sandra E. Roberts, pastora consacrata e presidente della Federazione della California Sud Orientale.
L’incontro per caso mentre passeggio lungo il Riverwalk, il lungo fiume che è fra le principali attrazioni della città di San Antonio. È seduta ad un tavolino dell’albergo dov’è ospitata, che ha l’affaccio sulla passeggiata. Ci eravamo trovati, sempre per caso, seduti al suo fianco, Stefano Paris ed io, durante il dibattito del Comitato Esecutivo della Conferenza Generale sul tema della consacrazione delle donne al ministero pastorale.

Era il lunedì 13 ottobre 2014 e quello era stato un giorno diverso rispetto a quello che si sta concludendo oggi. Allora il Comitato plenario della Conferenza Generale aveva votato a favore della proposta di consultare l’Assemblea dei delegati della Chiesa in materia. Oggi i delegati della Chiesa Avventista mondiale hanno deliberato a maggioranza (58,4% contro 41,6%) di non concedere alle Divisioni la libertà di scegliere se procedere alla consacrazione delle donne o meno.

© Pieter Damsteegt
© Pieter Damsteegt

“Vuoi sapere cosa farò adesso?”; risponde Sandra Roberts. “Domenica torno al mio ufficio e lavoro. Non vedo come posso fare diversamente. Sono stata eletta da un’Assemblea e ho una responsabilità nei suoi confronti. La situazione è veramente difficile: nella nostra Federazione ci sono 30 pastori che sono donne. Il loro lavoro è particolarmente apprezzato dalle chiese, cosa dobbiamo fare? Ritirare le loro credenziali?”

Il voto espresso dai delegati l’8 luglio 2015, è sicuramente un atto storico che rischia tuttavia di mettere in difficoltà la Chiesa. A parte molti paesi “occidentali”, che si sono mossi nella direzione di riconoscere il ministero pastorale delle donne, vi sono anche alcuni paesi asiatici che per le particolari condizioni locali hanno una quota considerevole di donne impegnate nella leadership delle chiese locali.

Una giovane proveniente dall’Unione Cinese, durante il dibattito a San Antonio e lo scorso ottobre, ha supplicato la chiesa di lasciare che le Divisioni decidano in merito affinché nel loro territorio le donne possano essere consacrate al ministero pastorale perché la missione possa andare avanti.

© Tor Tjeransen
© Tor Tjeransen

Nei giorni scorsi durante una visita allo stand della Divisone dell’Asia Settentrionale Il pastore Robert Folkenberg jr., presidente della Unione Cinese, mi aveva spiegato: “Abbiamo ricevuto la benedizione dello Spirito Santo che ha portato la Chiesa nel nostro territorio a superare i 450.000 membri e siamo in forte crescita. Purtroppo però abbiamo solo poche centinaia di pastori consacrati per via della posizione attuale della Chiesa mondiale e questo ci mette in difficoltà. La gestione delle chiese locali è affidata ad oltre 4.600 leader laici di cui i due terzi sono donne. Non riconoscere il loro ministero con la consacrazione pone seri problemi nella pratica ecclesiastica.”

Queste testimonianze non hanno convinto la maggioranza dei delegati necessaria ad offrire la possibilità alle diverse Divisioni di decidere in merito alla consacrazione al ministero pastorale delle donne.

Resoconto di giovedì 9 luglio 2015. San Antonio, Texas

Resoconto di giovedì 9 luglio 2015. San Antonio, Texas

G. Cupertino/V. Annunziata – Buon giorno Italia. L’attività della 60° dell’Assemblea della Conferenza Generale qui a San Antonio in Texas (USA) sta per riprendere. Se vi siete connessi con Hope Channel Italia avrete seguito la meditazione presentata da Taj Pacleb.

Ora il vice presidente della Conferenza Generale Delbert Baker che dirigerà i lavori quest’oggi invita l’assemblea a pregare.
Inizia con i ringraziamenti per i collaboratori che lo affiancano sul palco e quelli che lavorano dietro le quinte.
Seguono una serie di annunci.
Appena aperti i lavori arrivano il presidente e il segretario della Commissione di Nomina.

Propongono la nomina del comitato della Corporation della Conferenza Generale che in pratica ricalca il Comitato della Conferenza Generale senza i presidenti di Divisione.
L’Assemblea approva.

La Commissione poi passa alla lettura delle proposta dei segretari e di alcuni tesorieri.

Barna Magyrosi            © EUD
Barna Magyrosi © EUD

Per la EUD, la Divisione di cui l’Unione Italiana fa parte, il nome proposto per la segreteria è il pastore Barna Magyarosi.

Alcuni delegati chiedono che la lista dei nomi sia rinviata alla Commissione.

L’Assemblea dopo un dibattito su alcune questione procedurali, passa alla votazione. I nomi proposti sono approvati praticamente all’unanimità. Bara Magyarosi è quindi il nuovo segretario della nostra Divisione.

 

 

Norbert Zens            © EUD
Norbert Zens © EUD

La Commissione di nomina ha anche proposto il nome Norbert Zens alla Tesoreria della EUD. L’assemblea ha quindi votato la riconferma.

Mozione d’ordine. Chiedo che la temperatura all’interno del Dome venga regolata ad un livello confortevole!

Continua la discussione su alcuni emendamenti al Manuale così come previsto dai lavori.

 

 

© Adventist Review
© Adventist Review

Adesso si sta parlando dell’Enciclopedia Avventista.
Quando apparse la prima volta la Chiesa era presente in 190 paesi con 1.7 milioni di membri!
Sono 50 anni che il “core” dell’Enciclopedia non viene cambiato. Oggi ha bisogno di un aggiornamento.

E’ stato così presentato un progetto dell’Archivio della Conferenza Generale per la pubblicazione sul Web dell’Enciclopedia Avventista. Alcuni delegati hanno chiesto che il sito potesse essere disponibile anche in altre lingue oltre all’inglese e il responsabile dell’archivio David Trim ha assicurato che sarà fatto il possibile per renderla disponibile.

La Commissione di Nomina ha poi fatto le ultime proposte che riguardano il dipartimento Giovani della CG. E’ stato proposto per la riconferma anche Jonathan Tejel per coloro che lo conoscono. Ha sposato un’italiana: Daniela Sciarabba.

L’assemblea ha approvato le ultime nomine. Il presidente Wilson ha quindi ringraziato il presidente e il segretario della Commissione di Nomina e tutta la Commissione per il lavoro svolto.

La seduta è stata aggiornata. Questo pomeriggio ci saranno le elezioni dei responsabili dei dipartimenti delle diverse Divisioni i cui delegati si riuniranno separatamente per le votazioni. E quindi l’Assemblea generale per oggi è sospesa.

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